Parliamo del cuore, quindi di un aspetto patologico particolarmente sensibile, interessando un organo di massima importanza nell’organismo umano. La Pericardite può assumere aspetti di notevole pericolosità per la sopravvivenza della persona che ne è colpita, vediamo insieme di che si tratta.
Cosa è il pericardio
Come spesso accade in Medicina, rifacendoci al significato delle parole e delle radici latine e greche antiche, si può cominciare a rendersi conto di ciò di cui si parla. In questo caso specifico, parliamo di “Perios” da cui deriva anche il termine italiano “perimetro” che indica ciò che sta intorno e dalla parola “Cardios” che si riferisce al cuore.
Il suffisso -ite, infine indica uno stato di infiammazione di un tessuto. Riassumendo, quindi la “Pericardite” è una infiammazione del tessuto che sta intorno al cuore.
Il cuore è racchiuso da due membrane che lo contengono e proteggono. il pericardio nel suo complesso, che come i polmoni sono racchiusi e contenuti da due membrane. le pleure al cui interno è presente un liquido che funge da lubrificante, replica la stessa funzione per il cuore.
La pericardite
Possiamo considerare la Pericardite come un problema simile a quella che è la Pleurite per i polmoni.
Come accade nella pleurite, quando un processo infiammatorio interessa le membrane che ricoprono esternamente il cuore, il Pericardio, tra le due membrane non si ritrova la fisiologica presenza di liquido che impedisce lo scorrimento senza attrito tra le stesse ma un aumento anomalo di tale liquido o, al contrario, una sua insufficienza.
Un aumento del liquido interstiziale tra i due fogli pericardici stringe il cuore limitandone i movimenti di contrazione. provocando un funzionamento anomalo del cuore stesso che non riuscendo a contrarsi efficacemente non pompa adeguatamente il sangue nel circolo sanguigno.
Se, al contrario, si realizza un insufficiente lubrificazione tra i fogli pericardici, l’attrito aumenta l’infiammazione che si estende al tessuto cardiaco provocandone un grave malfunzionamento.
Pericardite Acuta
In linea generale un fenomeno acuto significa l’insorgenza rapida di un quadro patologico, quindi la comparsa rapida di sintomi correlati a quel quadro patologico specifico. In genere gli episodi acuti richiedono un intervento medico non differibile.
Al contrario una condizione patologica cronica richiede un monitoraggio costante e attento nel tempo ed un approccio medico diverso dalla forma acuta.
Anche rispetto alla Pericardite si riconosce una forma acuta che richiede un intervento medico rapido e una forma cronica che necessita di un monitoraggio ed intervento medico in tempi dilatati.
Sintomi della Pericardite
Abbiamo detto come la pericardite possa influire sulla funzionalità cardiaca, portando a tutti i sintomi caratteristici delle patologie cardiache.
Tra queste, quindi, riconosciamo uno stato di particolare affaticamento che peggiora con il movimento anche modesto, Dolore toracico e tutti i sintomi specifici anginosi.
Le difficoltà contrattive del muscolo cardiaco possono comportare anche difetti di conduzione elettrica, quindi aritmie di vario genere anche fino alla fibrillazione cardiaca.
Tra i sintomi, quindi:
- affaticamento soprattutto a carico degli arti
- Difficoltà di respirazione con “fiato corto”
- Gonfiore di addome e/o gambe
- Nausea
- Tosse secca
- se la pericardite ha origine infettiva insorgenza di febbre
Le Cause
Non sono note le cause specifiche della Pericardite anche se molti ricercatori ascrivono ad infezioni virali e batteriche le sue principali cause.
Spesso vi è coincidenza tra infarto e pericardite ma anche una correlazione tra interventi cardiaci e sua insorgenza. Anche alcuni farmaci come la Fenitoina, la Warfarina e la Procainamide paiono interessati all’insorgenza di Pericardite.
Tra le altre cause si riconoscono come predisponenti alcune malattie autoimmuni come l’artrite Reumatoide, il Lupus e la Sclerodermia.
In ogni caso, a fronte di un dolore toracico, soprattutto se si sentono problemi di regolarità del battito cardiaco, conviene recarsi in Pronto Soccorso per evitare potenziali danni peggiori.