Visitare Timisoara

Un notevole appuntamento attende Timisoara, la più grande città della Romania occidentale, al confine con Ungheria e Serbia: nel 2021 Timisoara sarà la Capitale Europea della cultura. Vogliamo, quindi, andare a vedere cosa questa città offre ai turisti che la possono visitare ora in attesa di tornare per approfondire la visita in occasione di tale grande evento.

Timisoara provincia veneta?

Cosa c’entra il Veneto con questa città così distante dalla Regione italiana? Timisoara per la sua posizione ha sempre goduto di vantaggi negli scambi commerciali con le Nazioni dell’Europa occidentale.

Molti ungheresi, greci, tedeschi, serbi, palestinesi e italiani si sono trasferiti in questa città per approfittare delle possibilità commerciali offerte dalla sua posizione. Timisoara è divenuta così una città multiculturale.

Negli anni ’90 molti veneti, in particolare trevigiani, hanno delocalizzato in questa città Romena le loro attività, per motivi economici, per i minori costi di produzione e Timisoara era la meta preferenziale per la vicinanza all’Italia e ai confini internazionali.

Tanti furono i trevigiani che presero dimora e residenza qui che Timisoara venne soprannominata “Trevisoara” o “l’ottava Provincia veneta”.

I primati di Timisoara

Timisoara possiede diversi primati che forse non ti aspetti:

  • Fu la prima città europea, nel 1884, a dotarsi di una rete elettrica
  • Sotto l’Impero Asburgico nel 1760 fu la prima ad illuminare le proprie strade con lampade e a convertirle a gas nel 1855
  • Fu la prima città dell’Impero austro ungarico a creare un canale navigabile (il Bega)
  • Fu la prima città a realizzare una rete telefonica, ad usare il servizio telegrafico, ad asfaltare le strade, ad avere tre Teatri Statali presentando le opere in lingua Romena, Tedesca ed ungherese.

L’offerta turistica in termini di arte, cultura, architettura è notevole a Timisoara, basta andarci e osservare. In città e nei suoi dintorni sono molte le cose da vedere, compresi bellissimi parchi in cui sostare piacevolmente.

Piata Unirii (piazza dell’unione)

parliamo della piazza certamente più bella di Timisoara, nel quartiere vecchio che accoglie alcuni dei più importanti monumenti della città.

Su questa piazza si affacciano, infatti, il Palazzo Barocco, la Cattedrale Cattolica, il Vicariato Serbo e il Monumento alla Santa Trinità. Ricordiamo che la Romania è un paese il cui popolo è pervaso da un forte sentimento religioso ma Cattolico Ortodosso.

Fino alla prima guerra mondiale Timisoara era sotto il dominio ungherese ma nel 1919 l’esercito Romeno entro in questa piazza e da allora le venne dato il nome di “piazza dell’Unità)”. Oggi la piazza, ristrutturata, è un esempio splendido di stile barocco e meritatamente fotografata dai turisti.

Piata Victorei

Con la caduta del Regine Sovietico, con la caduta del muro di Berlino, anche il regime comunista di Nicolae Ceausescu cadde. Non fu un evento indolore. nella rivolta popolare in molti persero la vita, altri furono feriti fino alla capitolazione del Regime.

Il 20 Dicembre 1989 Timisoara fu la prima città Romena ad essere liberata dal Regime di Ceausescu.

La piazza, circondata da Palazzi signorili del primo ‘900 ospita la Cattedrale Ortodossa, il Palazzo della Cultura, il Teatro Nazionale e l’Opera Romena.

Prima della Rivoluzione la piazza si chiamava “Operei” ma in questa occasione venne ribattezzata  in Piata Victorei.

In città ci sono diverse altre belle piazze che valgono una visita ma ora vogliamo accennare ai Musei.

I Musei di Timisoara

Sono numerosi i Musei di Timisoara, dell’arte, della Rivoluzione, di ogni altro tipo che si può pensare di trovare in una città importante ma in poche righe vogliamo segnalarti il Banat Village Museum che raccoglie nella sua area verde la vita e la cultura antica delle popolazioni della zona.

L’area di questo museo occupa 17 ettari e ospita trenta case rurali restaurate e arredate con gli usi dell’epoca e ad ogni casa è annesso un piccolo orto con erbe locali. Potrai vedere oggetti dell’epoca in perfetto stato di conservazione, attrezzi agricoli, artigianali, carri ed altri oggetti rurali.